Exibition "Giotto e il Trecento"
Il Vittoriano ospita una grande mostra dedicata a Giotto e ai piccoli e grandi maestri della pittura italiana del Trecento. Molte le opere esposte: opere su tavola, frammenti di affreschi, miniature e oreficerie.
L’esposizione si apre con la Madonna della Natività di Arnolfo di Cambio, la Testa del Redentore di Pietro Cavallini, la Figura dell’Eterno di Jacopo Torriti, La Madonna con il Bambino di S.Verdiana di Cimabue; il cuore della mostra presenta una ventina di capolavori di Giotto tra cui la Madonna con Bambino e Santi di Badia, la Madonna con Bambino e Santi di S.Giogio alla Costa, il mosaico con Angelo della Navicella, la Madonna Ricorsoli ed il Polittico di S. Reparata.
Grande fu la portata delle innovazioni grottesche in tutti i centri in cui il maestro operò, come l’esposizione cerca di ricostruire presentando opere provenienti da varie regioni d’Italia: Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Umbria, Campania tra i principali Giottino, Taddeo Gaddi,Altichiero, Guariento, Giusto de’ Menabuoi e gli artisti della scuola riminese.
Tra grandi maestri sono presenti Simone Martini, Pietro e Ambrogio Lorenzetti. Completano il percorso espositivi le sculture di Nicola e Giovanni Pisano, Giovanni di Balduccio e Tino da Camaino e Andrea Pisano.
L’esposizione si apre con la Madonna della Natività di Arnolfo di Cambio, la Testa del Redentore di Pietro Cavallini, la Figura dell’Eterno di Jacopo Torriti, La Madonna con il Bambino di S.Verdiana di Cimabue; il cuore della mostra presenta una ventina di capolavori di Giotto tra cui la Madonna con Bambino e Santi di Badia, la Madonna con Bambino e Santi di S.Giogio alla Costa, il mosaico con Angelo della Navicella, la Madonna Ricorsoli ed il Polittico di S. Reparata.
Grande fu la portata delle innovazioni grottesche in tutti i centri in cui il maestro operò, come l’esposizione cerca di ricostruire presentando opere provenienti da varie regioni d’Italia: Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Umbria, Campania tra i principali Giottino, Taddeo Gaddi,Altichiero, Guariento, Giusto de’ Menabuoi e gli artisti della scuola riminese.
Tra grandi maestri sono presenti Simone Martini, Pietro e Ambrogio Lorenzetti. Completano il percorso espositivi le sculture di Nicola e Giovanni Pisano, Giovanni di Balduccio e Tino da Camaino e Andrea Pisano.
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